HISTOIRE TITRE: Vacanza a Venezia 
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Vacanza a Venezia


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Vacanza a Venezia

by oibo
Vu: 677 fois Commentaires 2 Date: 29-11-2024 Langue : Language

Vacanza a Venezia
Erano mesi che programmavamo questa vacanza, 15 giorni di spiaggia e cultura a Venezia. Il nostro albergo posto ai bordi di un canale a 50 metri dal Canal Grande era stupendo, e addirittura ci forniva una navetta per le tre spiaggie, così l’indomani ne approfittammo. La sera dopo cena uscimmo per le calle , c’era molto da vedere, entrati in un negozio di maschere ne comprammo 2 in porcellana per ricordo, e mentre riprendevamo il cammino ci trovavamo dietro ad una coppia abbracciata che giravano anche loro per negozi, ma a un certo punto mi dici: ma questa voce io la conosco, fattomi cenno con il dito sul naso,a mò di far silenzio, accorciammo la distanza con la coppia, quando tu con un tono di voce allegro e un po più alto dici: si , son passati anni ma la voce è sempre quella, però non è giusto che con tutti i compiti che gli passavo non mi ha offerto neanche un caffè!!!!! Ecco che lui si gira di scatto chiamandola per nome: Giulia anche la tua voce non è cambiata e si abbracciarono. Ci furono le presentazioni e ci accomodammo in una tavolino del bar lungo la strada. Era una coppia simpatica, molto alla mano, ci chiesero dove alloggiavamo e come passavamo il tempo, Giulia rispose tra mare la mattina e chiese e musei la sera. Ma non esiste proprio, vi perdete tutto il meglio esclamò Alfio, domani mattina alle 9 pronti che vi passo a prendere. Si, Alfio era del posto: Puntuale si presentò con il suo motoscafo, salimmo e iniziò il suo giro da cicerone per poi fermarci in una spiaggetta molto carina, poco affollata. Giada, la sua consorte, come messo piede a terra, si toglie il suo vestitino rimanendo a seno nudo e con un mini perizoma, Alfio aggiunge, non fateci caso, ma per lei prenderebbe il sole sempre nuda. Un fisichetto mozzafiato che risveglia molti sensi a noi maschietti, Giada ha già preparato tutti gli asciugamani in fila e via tutti a fare le lucertole. Giada e Giulia erano vicine mentre io e Alfio ai loro lati. Le vedevo parlucchiare di continuo, tanto è vero che convinse Giulia a scoprire il suo seno. Si parlava di tutto, anche di sesso, preferenze e desideri.
Giulia raccontò le nostre fantasie notturne, il solito terzo nel letto, o una coppia e aggiunse che era molto curiosa di vedere come è fatto un club privè. Io rimanevo a bocca aperta anche se sapevo tutto ma nel vederla così libera nel parlare, mentre gli amici li vedevo esperti nel consigliare. Giada ci raccontò la sua prima volta in tre , il primo imbarazzo nel farsi vedere nuda e una volta superato, tutto risultava naturale, dal prenderlo in bocca al cavalcarlo. La seconda volta già era più naturale e così fu anche con un’altra coppia amica dopo il collaudo del trio. Lo raccontavano in modo simpatico e allegro quasi per invogliarci. Si fecero le 13,30 Alfio ci invitò a salire in barca mentre raccoglieva gli asciugamani premettendoci delle leccornie che saremmo andati a mangiare in un ristorantino da loro frequentato. A tavola il discorso continuò, a bassa voce ma continuò, prima di uscire Giulia volle andare un attimo al bagno. Le ragazze camminavano davanti a noi verso il molo dove era il motoscafo. Alfio propose 2 ore di sole visto che erano le 15 prima di rincasare. Tutti diedero l’ok. Ma questa volta non sbarcammo su una spiaggia nuova, ma rimanemmo sul motoscafo lontano da occhi indiscreti permettendo alle donne di prendere il sole integralmente. Io e Alfio stavamo in erezione. Verso le 18 Alfio azionò il motore mentre le ragazze si ricomponevano e via verso l’hotel. Sentivo nell’aria una sensazione strana, Giulia aveva da dirmi qualcosa. Si era accordata con Giada su come passare la serata e non sapeva come dirmelo, prese spunto dalla doccia che stavo facendo, si intrufolò per poi bloccarmi sul nascere dicendomi che mi dovevo tenere in forma per il dopo serata visto che avevano programmato di andare a visitare un club privè ( dietro sua forte richiesta scommetto) solo per vedere e dopo si decideva. Fu una sorpresa soprattutto per me, Giada e Alfio lo frequentavano 3 /4 volte l’anno. Cenetta in un’altro bel ristorantino e le 23 arrivarono presto, brindammo con una buona grappa che fece salire l’euforia alle ragazze. Strada facendo Giada spiegava a Giulia cosa avrebbero trovato. Prima di entrare Alfio si raccomanda alle ragazze di dare poca confidenza, e entrammo. Al guardaroba ci accoglie una ragazza più nuda che vestita che ci propose delle mascherine non obbligatorie , e svolte le procedure di ingresso ci accompagnò sino al bar dove ci riservò un tavolino. La luce soffusa aveva il suo fascino, aumentato da tutte quelle mascherine. Consumammo un drink ambientandoci e ci trovavamo ai i di una pista da ballo accanto al bancone del bar e da li si vedevano 5/6 porte nella parte opposta e ogni tanto qualcuno entrava o usciva. Le due ragazze parlottavano e ridevano quando Giada si alza e porta con se Giulia: dai ti faccio vedere il “glo” e si incamminarono. Noi aspettammo qualche minuto Alfio mi rassicurò che dove andavano non era “pericoloso”, e finimmo di gustarci il drink. Trascorsi 20 minuti ci alzammo e mi portò in un’altra porta dove vidi delle stanze senza porte con lettoni e c’era gente che trombava a go go, io chiesi: ma sono qui? No rispose lui , dai andiamo a trovarle, cosi uscimmo da quel corridoio e entrammo nell’altra porta, dove questa volta c’erano altre 2 porte, vieni mi disse, Giada preferisce sempre questa. Come entrati, le trovammo tutte e due inginocchiate faccia a muro con il busto del vestito calato a tette di fuori e guardando meglio avevano anche un cazzo in bocca e altri 2 tra le mani, il tutto nella penombra, scena che non mi aspettavo, ma non so il perché scoppiammo tutti a ridere. A quella parete c’erano circa una decina di fori da dove fuoriuscivano cazzi, si e le nostre donne erano lì inginocchiate a sbocchinare, nell’altra parete a circa 2 metri un divano a tre posti dove ci sedemmo. Avevamo i loro culi a portata di mano e non rimanemmo fermi. ( Giada e Alfio erano anni che praticavano scambi mentre a noi ci era successo l’estate prima una specie di scambio non completo, ovvero stavamo in un camper di amici, e si stava organizzando un sabato e domenica al mare. È da premettere che io e Giulia a casa nostra fantasticavamo molto specialmente pensando a questa coppia di amici dove io vedevo in lei una gran porcellina e Giulia immaginava il pisellone di lui. Eravamo pronti per il passo. Così mentre Luigi guidava ed io da coopilota, le donne erano sul salottino a chiacchierare, ogni tanto si sentiva qualcosa, si stavano confidando nell’intimo. Eravamo quasi arrivati, stavamo parcheggiando quando Elena si alzò dal divanetto e si spogliò nuda e lentamente sotto i nostri occhi si mise il costume, dicendo a Giulia: dai su non perdiamo tempo il mare ci aspetta, Così Giulia fece altrettanto, io e Luigi che ci eravamo alzati dalla guida e eravamo davanti al salottino, eravamo già a pisello dritto, così mentre Giulia a pecora si infilava il costume, Elena davanti a noi ci diede un pizzicotto al pisello a tutti e due dicendo: monellacci, non vi si può far vedere niente che subito………………. Così ridendoci sopra scendemmo e ci incamminammo. 500 metri circa di spiaggia con si e no sette ombrelloni, quasi deserta. Ci accomodammo ad una estremità vicino a delle rocce, sdraiati gli asciugamani prendemmo posto formando un quadrato. Tempo 5 minuti Elena ci invitò tutti a rinfrescarci in acqua. Elena non potè non notare l’erezione del marito: ma stai ancora così!!!!proseguendo con: lo sai che i nostri amici hanno gli stessi nostri desideri? Noi arrossimmo mentre per loro era normale, uscimmo dall’acqua che le donne si tenevano per mano mentre Luigi mi chiedeva quali desideri, io gli risposi dello scambio e un bel trio , tutto quello che può eccitare, ci ridemmo su e Luigi aggiunse che se ne poteva parlare . Le donne presero posto in prima fila e noi dietro, e quei discorsi fatti prima ci teneva ancora in erezione tutti e due. Elena ad un certo punto si tolse il pezzo di sopra invitando anche Giulia che, messe tutte e due a pancia sotto erano rivolte col viso verso di noi, è qui che Elena chiese a Luigi di tirarlo fuori per togliere la curiosità di Giulia sulla grandezza. Non se lo fece ripetere ma anche Elena voleva vedere il mio. Lui con una bella circonferenza io in lunghezza, due bei prototipi dissero le ragazze, e qui che avvenne che Elena invitò Giulia ad assaggiarlo mentre lei si avvicinava al mio. Giulia accettò lo scambio aggiungendo: ok giochiamo, ma, senza penetrazione. Tutti ok, e io rimango sbigottito dal salto da pantera fatto da Giulia che prese subito tra le labbra quel pisellone di Luigi. Così mentre ci sbocchinavano vedevo le loro mani agitarsi nel basso ventre. È lì che proposi a chi volesse di far un 69 visto i movimenti, e fu subito accettato senza risposta ma con i fatti. Questa fu la nostra prima esperienza.) Ma eravamo rimasti al Glory dove
Giulia, aveva fatto venire il fortunato del momento, si voltò dopo aver sputato lo sperma e asciugatasi con i tovaglioli, sorridente mi disse che questo gioco era molto divertente, ne aveva fatti sborrare già due e la cosa la interessava, ma mi chiedeva di provvedere alla sua micetta che grondava piacere. Mi misi a sditalinarla con foca, mentre Alfio si leccava Giada messa a pecora. Ne fecero sborrare ancora uno a testa in nostra presenza, dove Giulia la vedevo sempre sputacchiare mentre Giada pregustava quelle sborrate come si degusta un buon vino. Erano diventate le star del locale, dopo circa venti minuti le loro bocche erano stanche e arrossate, così decidemmo di rincasare. All’uscita del locale ci aspettava il motoscafo di Alfio pronto a riaccompagnarci in hotel, mentre Giulia esclamò uauuuuuu mai succhiati tanti piselli neanche da ragazza, mentre Giada aggiunse che si poteva fare di meglio………... ma quello che mi lasciò a bocca aperta fu la richiesta di Alfio alle donne, “ dopo tutti i cazzi succhiati sarebbe ora che succhiaste pure i nostri”. Giulia diede un bacio in fronte ad Alfio per poi avvinghiarsi a me dicendomi che era giunta l’ora di fare il salto, “invitiamoli su in camera”. Che notte ragazzi, io e Alfio avevamo due belve nel letto e non le riconoscevamo. Fu uno scambio continuo, ci furono alcune doppie penetrazioni ma poi crollammo. Verso le 11 ci svegliò la ragazza delle pulizie, lasciammo la camera dopo la doccia con tanto di valigia per trasferirci a casa loro. È stata una settimana di sesso sfrenato la mia giulia si è fatta aprire in tutti i suoi buchi e a fine settimana ci siamo salutati con un arrivederci a presto.



fine

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